Presepi Popolari - Italia - I presepi di Umberto Palazzo

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PROFILO PERSONALE

 

UMBERTO PALAZZO 

Umberto Palazzo nasce a Napoli, nel quartiere Sanità, il 2 ottobre del 1956.

Trasferitosi poi nel quartiere del Vomero comincia a frequentare il Museo di San Martino, qui ha il suo primo incontro con il presepio, incantandosi ad osservare le statue del Settecento del famoso Presepe Cuciniello.

In casa però Umberto non ha modo di costruire un suo presepio: è il nonno infatti ad allestirne uno nella sua cameretta, utilizzando come piano di appoggio proprio la mensola dove sono conservati i suoi libri di scuola! Trovandosi così spodestato del suo spazio comincia a pensare che, quando sarà grande, farà lui un presepio più bello di quello del nonno!

Trasferitosi, ancora ragazzino, in provincia di Bergamo, per lunghi anni dimentica questa sua prima “passione”.

L’incontro con la Sezione del Presepio di Ponte San Pietro (BG), facente parte dell’Associazione Italiana Amici del Presepio, fa rinascere questo interesse da tempo sopito.

Qui impara la tecnica catalana del gesso ed inizia a costruire le sue prime opere.

Mai contento dei risultati raggiunti, si reca varie volte in Spagna con altri presepisti per conoscere maestri come: Manuel Serena, Joan Mestres Baixas ed ammirare le loro opere. 

Intanto realizza presepi che si ispirano ai luoghi più suggestivi dei dintorni in cui vive, come questa “Visita a S. Elisabetta” ambientata nel chiostro romanico di S. Egidio (Fontanella – BG), dove viveva Padre Turoldo.

Oppure riproduce un borgo di pastori della Val Brembana, Catremerio (BG), tipico esempio di architettura rurale e testimonianza della semplice e dura vita di un tempo.

In tal modo diviene esperto soprattutto nella costruzione di presepi popolari. 

Si interessa anche dell’arte pittorica, cercando di trarre insegnamento dai grandi pittori del passato per ideare scenografie armoniche ed accattivanti, inoltre studia l’utilizzo del colore di questi maestri per rendere le sue opere più realistiche. I risultati appaiono evidenti quando si osservano gli invecchiamenti di muri, porte, travi… 

L’esperienza che acquisisce gli permette di insegnare in corsi presepistici sia in Italia che all’estero (Germania, Austria).

In queste occasioni si distingue nella realizzazione di rocce particolarmente realistiche, ciò gli ha               valso l’appellativo di “Dolomiti Man” perché le sue montagne rassomigliano appunto moltissimo alle nostre famose Dolomiti! 

Nel 2005, insieme a Claudio Mattei e Rossella Lolli, realizza un tipico presepio napoletano utilizzando la tecnica del sughero.  

Alcuni suoi presepi e diorami sono esposti nel Museo del Presepio di Brembo di Dalmine (BG), nel nuovo Krippenmuseum di Oberstadion (Germania) e nel Museo Maranathà di Lutago (BZ); altre in alcune Mostre Permanenti come quella di Ponte San Pietro o di Cividino Quintano(BG).

Partecipa anche a varie mostre; vince il secondo premio nella Mostra di Modena – Premio Begarelli del 1992.

 

Umberto Palazzo was born in Naples, in the district Sanità the 2 October 1956. Then he moved in Vomero district and begins  attending the Museo di San Martino, here he has his first meeting with the cribs, being fascinated observing  the 18th century statues from the famous Cuciniello nativity scene. But in Umberto' house has no way to build his crib: is the grandfather planned one in his bedroom, using as its top shelf where he kept his school books! his own spaces became overthrown and he begins  to think that, when it will be grown, he will make a more beautiful one than his grandfather's crib! He moved, when he was a boy,near of Bergamo and he has forgotten for many years his first "passion". With the meeting of Ponte San Pietro (BG)  Crib's section which is part of the Crib's friends Italian Association his  interest, for long time vanished, is born again. Here learn Catalan plaster technique and starts to build his first works. Never satisfied of his results achieved,he travels several times in Spain with other crib's makers to know masters as: Manuel Serena, Joan Mestres Baixas and admire their works. Meanwhile he made cribs that are inspired by the most emblematic of the surroundings in which they live, how this "visit to St. Elizabeth" in the Romanesque cloister of St. Egidio (Fontanella – BG), where lived Father Turoldo. Or  he made a remake of a village of shepherds of Val Brembana, Catremerio (BG), typical example of rural architecture and witness of simple and hard life of  time ago. In this way he becomes an expert particularly in construction of popular nativities. He is also interested in pictorial art, trying to learn from the great painters of the past to design attractive and harmonic scenography, also studying the use of color of these masters to make his works more realistic. The results seem obvious when you look at the agings of walls, doors, beams... The experience acquired allows him to teach crib's courses in Italy and abroad (Germany, Austria). On these occasions stands in the creation of realistic, especially rocks this has earned him the nickname of "Dolomiti Man" because its mountains very much like precisely to our famous Dolomites! In 2005, together with Claudio Mattei and Rossella Lolli, achieves a typical Neapolitan crib using the technique of Cork. Some of his Nativity scenes and dioramas are exposed in the Museum of Nativity of Brembo Dalmine (BG), he new Krippenmuseum in Oberstadion (Germany) and in the Maranathà Museum of Luttach (BZ); other in some permanent exhibitions such as the Ponte San Pietro or Cividino Quintano (BG). He also participates in several exhibitions; He won the second prize in the exhibition of Modena – Prix Begarelli in 1992.

 

ROSSELLA LOLLI 

Rossella Lolli nasce a Terni il 2 gennaio del 1966.

Costruisce il suo primo presepio all’età di tre anni: guardando la madre che ne preparava uno in casa volle imitarla, perciò dopo aver ricevuto tutto l’occorrente si mise all’opera!

Nel tempo questa passione prosegue, così quando scopre l’Associazione Italiana Amici del Presepio  si iscrive immediatamente; partecipa ai corsi di tecnica che si tengono nella sede di Roma ed espone nella mostra del 1994 organizzata dal Comune di Spoleto (PG).

Nel frattempo fonda la Sezione degli Amici del Presepio di Terni ed organizza alcune mostre con il patrocinio del Comune di Terni.

Purtroppo nella sua città natale trova pochissime persone con cui condividere lo stesso interesse perciò, nel 2000, scioglie la Sezione.

Nello stesso anno incontra, al Convegno annuale degli Amici del Presepio, Umberto Palazzo e da quel momento iniziano a cooperare.

Trasferitasi a Bergamo entra anche lei a far parte della locale sezione di Ponte San Pietro; con Umberto insegna in vari corsi di tecnica presepistica, sia teorici che pratici, in Lombardia ed in Germania; nel Natale 2003 è tra i membri della giuria del Concorso Presepistico di Cuggiono (MI); partecipa a varie mostre ed alla costruzione del presepio Napoletano visitabile nel diorama di Ponte San Pietro; una sua opera è esposta nel nuovo Krippenmuseum di Oberstadion (Germania), nel Museo del Presepio di Brembo di Dalmine (BG), nel Museo Maranathà di Lutago (BZ) e nella Mostra Permanente di Cividino Quintano (BG). 

Condivide con Umberto la passione per l’arte in ogni sua forma (ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Terni), la ricerca di nuove forme espressive, la progettazione di scenografie di ampio respiro ispirate ai luoghi che più ama.

Crede nell’importanza di realizzare presepi con i bambini delle classi in cui insegna, così che anch’essi possano iniziare ad amare quest’arte, ma soprattutto imparino a costruire qualcosa con le proprie mani: abilità oggi dimenticata in un mondo di giochi elettronici e virtuali. 

Negli ultimi anni, lavorando a “quattro mani” e mettendo in comune le proprie particolari abilità, è iniziata una ricerca di scenografie di più ampio respiro, non legate ad un luogo preciso, ma frutto della fantasia e della creatività; luoghi dell’anima, che rievocano atmosfere e ricordi sopiti. 

Per il futuro l’ambito progetto è quello di avvicinarsi alla solarità del Mediterraneo (ritorno alle origini!) attraverso le suggestioni evocate dalle opere dei grandi paesaggisti del Settecento-Ottocento.

 

Rossella Lolli was born in Terni on January 2, 1966. She has made her first crib at the age of three years: watching her mother who made one in her House and so she wanted to imitate her, so after have received everything it is necessary she started her action! This passion continues over time, so when she discovers the Crib's friends Italian Association she enrolls immediately; she participates in technical courses which take place in Rome and exposes in 1994 at exhibition organized by the municipality of Spoleto (PG). Meanwhile she founded the section of the Crib's friends Association in Terni and organizes some exhibitions under the patronage of the municipality of Terni. Unfortunately, in his hometown there is very few people with whom to share the same interest, therefore, in 2000, dissolves the section. In the same year she meets, at the annual meetings of the friends of the Crib, Umberto Palazzo and from that moment they began to cooperate. She moved to Bergamo  and then she enters in the local section of Ponte San Pietro; with Umberto teaches in various courses of technical of  cribs, both theoretical and practical, in Lombardy, in Germany; in Christmas 2003 it is among the members of the jury for the technical of  cribs of Cuggiono (MI); she participates in various exhibitions and the construction of the Neapolitan crib  that can be visited in the diorama of Ponte San Pietro; his work is exhibited in the new Krippenmuseum in Oberstadion (Germany), the Museum of Nativity of Brembo Dalmine (BG), Maranathà Museum of Luttach (BZ) and in the permanent exhibition of Cividino Quintano (BG). She shares with Umberto the passion for art in all its forms (she attended the Accademia di Belle Arti di Terni), the search for new forms of expressions, designing wide-ranging scenographies inspired by places that she most loves. She believes in the importance of making cribs with children of classes where she teaches, so that they can begin to love this art, but above all, learn to build something with your own hands: this ability forgotten today in a world of electronic and virtual games. In recent years, working on "four hands" and by sharing their skills, she has begun a search for broader scenography, not tied to a specific location, but fruit of imagination and creativity; places of the soul, and atmospheres that recall memories forgotten. For the future the scope project is to approach the sunny of Mediterranean (return to the roots!) through the emotions evoked from the great works of the 18th century-19th century landscapes.
 

VIAGGIO A BARCELLONA (di Claudio Mattei)   

Nella mia avventura di presepista ho avuto modo di effettuare decine di viaggi a Barcellona. Questa bellissima città catalana è per i presepisti una sorta di "Mecca" dove veramente si può trovare tutto quello di cui un presepista ha bisogno: ammirare bellissimi presepi, acquistare statue, raccogliere arbusti da usare come alberi nel presepio e, non ultimo, ha la possibilità di conoscere persone che, anni di esperienza, hanno trasformato in maestri in quest'arte.
Tuttavia questo viaggio, effettuato in occasione del ponte dell'Immacolata del 1988., è per me uno dei ricordi più cari. I motivii sono diversi: per la prima volta mi recavo in visita al "mercato del presepio" che dall'8 dicembre si protrae fino al Natale davanti alla cattedrale di Barcellona; per la prima volta avevo l'occasione di ammirare dal vero i mitici presepi della Chiesa del Belen e le tante esposizioni che a Barcellona aprono i loro battenti proprio dal giorno 8 dicembre.
Questi i motivi "importanti" che caratterizzano questo viaggio, ma quello che il destino ci ha riservato è andato ben oltre le nostre aspettative.
La compagnia era numerosa e ben assortita; otto amici che condividendo la stessa passione, avevano deciso, alcuni per la prima volta, di raggiungere  l'agognata meta.  Il mezzo di trasporto scelto è stato un vecchio e inaffidabile pulmino gentilmente offerto dalla parroccchia di Sergnano (CR), paese d di origine di Pierluigi Bombelli, uno dei compagni di viaggio. Fin dai primi momenti apparve chiaro che la compagnia era allegra e desiderosa di vedere il più possibile, di respirare a pieni polmoni l'atmosfera presepistica. La maggioranza decise, mio malgrado, di partire alla sera e di viaggiare tutta la notte: non dovevamo perdere tempo!, questa era la parola d'ordine.  Viaggiammo tutta la notte; la maggioranza dei viaggiatori riuscì a sonnecchiare durante il viaggio ma io e Agostino che era alla guida naturalmente non chiudemmo occhio....
Le prime luci dell'alba illuminavano da lontano le alte guglie della Sagrada Famiglia e un'euforia mista ad ansia  ci pervase. Il primo giorno stanchi dal viaggio e ansiosi di vedere e di acquistare ci ha visto vagare come zombi ma che gioia riempirci di pacchetti e scoprire un'artigianato da noi purtroppo relegato solo nei ricordi!
I tre giorni che avevamo a disposizione passarono veloci tra passeggiate nel mercatino, visite alle esposizioni e grandi mangiate di paella e butifarra....
Al ritorno qualcuno ebbe la malaugurata idea di raccogliere timo che abbondante faceva capolino ai lati dell'autostrada e fu così che i pochi spazi rimasti liberi tra un passeggero e l'altro si riempirono di arbusti che riempivano l'abitacolo con la loro intensa fragranza.
Ma le sorprese non erano finite e a corollario dei tanti ricordi che avremmo per sempre conservato si aggiunse un guasto alla cinghia di trasmissione del nostro pulmino.
All'improvviso, in corrispondenza di Ovada, una densa coltre di fumo si levò dal cofano motore e ci costrinse ad una sosta forzata nei pressi di un autogrill.
Che fare? erano orami le 21 e alcuni di noi dovevano necessariamente riprendere all'indomani la loro attività lavorativa. Il benzinaio ci consigliò un signore che con il suo pulmino ci portò da Ovada a Galliate affrontando un viaggio attraverso una nebbia che veramente si poteva affettare. Naturalmente si dovette fare il trasbordo di valige, pacchi, pacchetti, timo e rosmarino sotto gli occhi stupiti e increduli dell'autista.
Non era possibile riparare subito il pulmino e qualcuno sarebbe dovuto all'indomani ritornare a riprenderlo. Arrivati a Galliate, Mauro Signorelli prese la sua automobile e trasportò noi di Bergamo e Pierluigi a casa nostra dove arrivammo quando le lancette dell'orologio segnavano del 4 del mattino.
Delle normali persone avrebbero considerato questa disavventura un brutto ricordo ma i presepisti (che del tutto normali non sono) sanno trasformare anche questi episodi in momenti lieti da ricordare.
In definitiva i nostri intenti erano stati rispettati: avevamo visto tanti bellissimi presepi, avevamo fatto agognati acquisti ed avevamo rinsaldato la nostra amicizia: cosa poteva intaccare la nostra goia?

 

 

 

 

In my adventure  as cribsmaker I have made a dozens of trips to Barcelona. This beautiful Catalan city is for  the cribsmakers a sort of "Mecca" where you really can find everything a cribsmaker needs: to admire the beautiful nativity scenes, buy statues, collecting shrubs in the trees to use as a crib, and not least, has the opportunity to meet people who, after years of experience, have become masters of this.

However this trip, made at the Immaculate Conception eve of 19 ...., for me is one of the fondest memories. The reasons  are manifold: for the first time I went on a visit to the "market of the crib," which lasted from 8 December until Christmas. In front of the cathedral of Barcelona for the first time I had the opportunity to experience the mythical from the real nativity Church of Belen and the many exhibitions in Barcelona open their doors just days from December 8.

These are the main reasons that characterized this trip, but what fate brought us went well beyond our expectations.

The group was numerous and variegated, eight friends who share the same passion, they had decided, some for the first time, to reach the coveted goal. The preferred means of transport was an old and unreliable bus kindly offered by the  Sergnano’s parish  (CR), country of origin Pierluigi Bombelli, one of this traveling companions.

From the outset it became clear that the group was happy and eager to see as much as possible, to breathe deeply the air of cribs. The majority decided, against my will to leave in the evening and travel all night, we should not waste time! This was the watchword. We travelled all night, with the majority of passengers managed to doze off during the trip but I and Augustine, who was driving course not slept .... The first light of dawn illuminated by far the highest peaks of the Sagrada Familia and euphoria mixed with anxiety pervaded us. The first day tired from the trip and look forward to seeing and buying saw us wandering like zombies but fill us with joy and find crafts packages unfortunately relegated from us only in the memories!

The three days we had available gone quickly between walking in the market, visits to exhibitions and large eat of paella and butifarra .... Coming back someone had the unfortunate idea to gather plenty of thyme, which peeked at the sides of the motorway and it was so that the few empty spaces between a passenger and the other filled with shrubs that filled the cabin with their intense fragrance. But the surprises were not finished and a corollary of the other memories that we always kept to a fault was added to the transmission belt of our minivan. Suddenly, at Ovada, a thick pall of smoke rose from the hood and forced us to a forced stop near a motorway.

What to do? There were nine in the evening and the next day some of us were bound to resume their work. The attendant advised us that a gentleman with his bus took us from Ovada Galliate to take a trip through a fog that you could really make at slices. Of course you had to make the transfer of luggage, parcels, packages, thyme, and rosemary under the eyes in disbelief and amazement of the driver.

It was not possible to repair the bus in that moment and someone would have to return to resume . Arrived in Galle, Mauro Signorelli took his car and brought us to Bergamo and Pierluigi where we arrived at our house when the clock marked 4 in the morning. Normal people would consider this misadventure a bad memory but the cribs (which are not completely normal) know how to transform these episodes into happy moments to remember. Ultimately our goals had been met: we had seen so many beautiful nativity scenes, we had coveted purchases and we strengthened our friendship: What could ruin  our joy?

 

I partecipanti all'avventura:
da sinistra Claudio Mattei, Pietro Lezzeni, Umberto Palazzo, Simone Santini, Carmen Serena, Mauro Signorelli, Manuel Serena, Pierluigi Bombelli e Agostino Cardano.